Detrazione fiscale cappotto esterno
L’isolamento a cappotto è un sistema d’isolamento termico dell’edificio, che si realizza applicando materiale isolante sull’intera superficie delle pareti esterne di un edificio. Il rivestimento a cappotto è considerato il più efficace sistema d’isolamento termico per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio. Per questo motivo sono stati messi a punto dal Governo degli incentivi fiscali per incentivarne la realizzazione
Cos’è il rivestimento a cappotto dell’involucro?
L’isolamento termico dell’edificio realizzato con il metodo a cappotto consiste nell’isolare termicamente le pareti esterne con pannelli termoisolanti. La facciata esistente viene riparata ripristinando gli eventuali pezzi d’intonaco mancante, e l’intero rivestimento esistente è ispezionato per verificarne la planarità e rimuovere eventuali parti distaccate. E’ importante che l’intonaco esistente sia nelle condizioni ottimali per ricevere l’incollaggio dei pannelli termoisolanti.
Qualche giorno dopo aver posato i pannelli termoisolanti è eseguita una rasatura sull’intera superficie.
Quando la rasatura è completamente asciutta, sulla superficie viene applicato un primer per migliorare l’adesione del successivo rivestimento. Lo spessore del rivestimento dovrà essere di 1,5 mm almeno, e realizzato con prodotti termo riflettenti con un indice di riflessione superiore al 25%. In seguito si realizzano i giunti di dilatazione e i profili di raccordo con le aperture della superficie.
Quali sono i vantaggi dell’isolamento termico a cappotto esterno?
A fronte di un intervento importante sull’intero involucro, i vantaggi che si ottengono sono molteplici, sia nel periodo invernale sia in quello estivo.
I vantaggi apportati dall’isolamento termico a cappotto esterno dell’edificio sono noti da anni, al punto che rientra negli Ecobonus governativi per il 2018 al fine di favorirne l’applicazione nell’ambito del risparmio energetico a livello nazionale.
Quali sono le detrazioni fiscali per il rivestimento a cappotto del condominio?
Nell’emanare la legge di Bilancio per il 2018 sono stati confermati gli incentivi per interventi di risparmio energetico.
Le aliquote hanno subito alcune variazioni, e alcuni interventi hanno avuto una riduzione al 50% dell’aliquota di detrazione, mentre altri interventi hanno mantenuto invariata al 65% l’aliquota detraibile.
Inoltre sono state introdotte aliquote differenti per condomini e istituti di case popolari che, partendo da un 70% possono arrivare al 75% nel caso di effettive migliorie della prestazione energetica dell’edificio. Se agli interventi di risparmio energetico sono abbinati anche interventi per ridurre il rischio sismico (per edifici siti nelle zone uno, due e tre della classificazione sismica italiana).
Il rivestimento a cappotto dell’edificio è l’unico risultato in grado di garantire un effettivo miglioramento della prestazione energetica dell’edificio, e pertanto fruisce della detrazione fiscale a partire dal 65%.
Detrazione fiscale del 65% per cappotto esterno
- la fornitura e posa in opera dei materiali;
- demolizione e ricostruzione del rivestimento esterno;
- opere provvisionali e ponteggi;
- oneri dei professionisti intervenuti e costi per la redazione della documentazione tecnica, compresa la redazione dell’APE.
Al termine dei lavori va inviata all’ENEA la documentazione richiesta, ossia la scheda descrittiva dell’intervento redatta e firmata da un tecnico abilitato, entro novanta giorni dal termine dei lavori. La documentazione dovrà essere presentata usando la piattaforma online dell’agenzia, che provvederà a eseguire i controlli dell’intervento.
Il richiedente dovrà conservare a propria cura i seguenti documenti tecnici:
- asseverazione compilata da un tecnico abilitato, in cui si attesta il rispetto dei requisiti tecnici;
- copia della relazione tecnica;
- Attestato di Prestazione Energetica (APE) dell’immobile per cui si chiede la detrazione;
- Originale della scheda descrittiva dell’intervento. debitamente firmata. che è stata inviata all’ENEA;
- schede tecniche dei materiali e componenti impiegati nella realizzazione dell’isolamento a cappotto.
I pagamenti dovranno essere eseguiti esclusivamente tramite bonifico bancario o postale, avendo cura di inserire nella causale:
- il riferimento alla legge finanziaria;
- gli estremi della fattura (data e numero);
- codice fiscale (o partita IVA) del richiedente;
- Partita IVA (o codice fiscale) del beneficiario.
Anche la documentazione amministrativa dell’intervento va conservata con cura, e deve essere composta dai seguenti documenti:
- Fatture degli interventi eseguiti e delle spese sostenute;
- Ricevute dei bonifici attestanti il pagamento;
- Ricevuta dell’invio della documentazione all’ENEA (codice CPID).
La scadenza per beneficiare dell’Ecobonus 2018 è fissata al 31 dicembre 2018.
Detrazione per condomini e case popolari per la realizzazione del cappotto esterno
Anche i condomini e gli istituti case popolari potranno beneficiare dell’Ecobonus 2018 per la realizzazione dell’isolamento a cappotto esterno.
Per questi soggetti la scadenza dell’incentivo è fissata al 2021, e i limiti di spesa e le percentuali di detrazione sono diversi secondo gli interventi eseguiti.
Si parte con una detrazione del 70% nel caso dell’esecuzione di un rivestimento a cappotto che interessi una superficie maggiore del 25%.
Se l’intervento apporta una miglioria della prestazione energetica dell’edificio e l’intervento rientra nei parametri di qualità media, come riportato nella tabella emessa nel decreto del MISE del 2015, allora si può arrivare a una detrazione del 75%.
Il limite massimo di spesa ammissibile in entrambi i casi è di 40.000 euro per ogni unità immobiliare presente nell’edificio interessato.
Se insieme all’isolamento a cappotto fossero apportate migliorie alle parti comuni che riducano il rischio sismico dell’edificio (sisma bonus), allora la percentuale da portare in detrazione sale all’80%, e anche la spesa massima ammissibile sale a 136 mila euro per ogni unità immobiliare dell’edificio.
Il sisma bonus è riservato agli edifici presenti nelle zone sismiche uno, due e tre.
Anche in questo caso la spesa detraibile sarà ripartita in dieci anni, e la documentazione sarà conservata a cura dell’amministratore.
Le procedure per accedere all’Ecobonus 2018 sono identiche a quanto richiesto per un’abitazione privata.
Isolamento a cappotto, che spessore ci deve essere?
Come abbiamo visto, l’isolamento a cappotto è realizzato in più strati. Ci sono le lastre termoisolanti da applicare sulla parete esterna e il successivo strato di rivestimento. Lo spessore varia, secondo il materiale impiegato, da 6 a 12 cm.
Lo spessore variabile dipende quindi dallo spessore delle lastre termoisolanti e del rivestimento finale e dal grado d’isolamento termico che s’intende ottenere.
I pannelli isolanti per l’impiego nelle realizzazioni dei cappotti sono di diversa composizione. Ci possono essere materiali naturali come il sughero, isolanti minerali come la lana di roccia o isolanti di sintesi, i più impiegati, come il poliuretano.
La caratteristica comune di questi pannelli è data dal valore di conducibilità dei materiali, espresso come λ. Il potere isolante dei pannelli è inversamente proporzionale al valore lambda del singolo pannello, ossia maggiore è il valore e minore sarà la capacità isolante.
Quindi per il cappotto termico esterno lo spessore minimo o massimo non sono parametri da valutare per la sua efficacia. Piuttosto che lo spessore del cappotto per le detrazioni si valuta il grado effettivo di miglioramento apportato all’edificio.
Con i nuovi materiali e le nanotecnologie si può realizzare un cappotto termico esterno sottile, per ovviare a inconvenienti che possono sorgere da spessori elevati. E’ possibile con questi materiali arrivare a uno spessore cappotto esterno classe A composto da un pannello di 10 millimetri cui si aggiunge lo spessore del rivestimento.
È possibile fare il cappotto esterno con il fai da te?
Per beneficiare degli Ecobonus 2018 è sconsigliabile eseguire l’isolamento a cappotto della facciata fai da te, per una serie di motivi:
Il lavoro è eseguito in massima parte in altezza, quindi entrano in gioco parametri di sicurezza cui un privato difficilmente può ottemperare.
Inoltre per ottenere un risultato che, a fronte della spesa sostenuta si ripaghi in un determinato periodo, occorre una maestria particolare nell’individuare e risolvere eventuali problemi che possono inficiare l’isolamento, come ponti termici e raccordi tra le aperture dell’edificio e i pannelli d’isolamento.
Con il cappotto esterno fai da te inoltre non si beneficia della garanzia offerta dall’impresa esecutrice, che per legge è responsabile del lavoro eseguito per un dato periodo. Pur sembrando oltremodo semplice eseguire un cappotto esterno, quindi, non basta acquistare i pannelli isolanti termici per esterni per fruire dell’Ecobonus, serve anche la fattura della posa, con le garanzie offerte dall’impresa.
Piuttosto, se si vuole migliorare l’isolamento termico dell’abitazione con il fai da te, è possibile eseguire un cappotto interno, ossia rivestire le pareti perimetrali con pannelli termoisolanti di spessore più ridotto.
In commercio vi sono pannelli per interni per il fai da te che consentono a chi è in possesso di una buona manualità di ottenere ottimi risultati riducendo la trasmittanza delle pareti esterne con un cappotto interno a basso costo.