Balconi, che diverse tipologie esistono?
I balconi sono una parte dell’edificio che, sporgendo dallo stesso, ci consente di avere uno spazio esterno praticabile nel nostro appartamento.
L’adozione dei balconi negli edifici non è recente, e tra i balconi più famosi possiamo annoverare quello realizzato da Michelangelo a Palazzo Farnese.
Anticamente il balcone era formato da una soletta, che poteva essere anche una lastra di pietra o assi di legno, che era sorretta da mensole di legno o pietra incastrate nella muratura.
Nei castelli era in uso anche la tecnica dei balconi appesi, ossia ancorati alla struttura. In questa tecnica, all’interno della muratura venivano incastrate delle mensole in pietra, sagomate alla loro estremità per impedire alla trave dormiente che sarebbe stata inserita, di scivolare all’esterno. L’impalcatura del balcone veniva quindi ulteriormente assicurata all’edificio con saettoni che sorreggevano la soletta.
Con l’avvento delle costruzioni in cemento armato, lo sbalzo dei balconi è realizzato con una soletta armata ancorata alla struttura.
Lo spazio esterno dato dal balcone è usato in vari modi: come ripostiglio, piccola area verde o con un tavolo per pranzare all’aperto durante la bella stagione.
L’evoluzione dei materiali ha coinvolto anche la realizzazione di diversi tipi di balcone.
Dal semplice balcone a sbalzo sorretto da mensole, si è passati a balconi di varia foggia e con diverse funzioni.
Elementi costruttivi dei balconi
Gli elementi comuni agli attuali balconi sono la soletta, ossia la parte che costituisce il piano del balcone e ne consente l’utilizzo e la portanza;
Il pavimento, costituito dalla guaina impermeabile che impedisce all’acqua di penetrare nella struttura e dal rivestimento di piastrelle antigelive.
Il parapetto che può essere realizzato in muratura o sostituito da una ringhiera, elemento che serve da protezione contro le cadute nel vuoto e che deve avere un’altezza a norma.
I frontalini, ossia la parte esterna del balcone che è integrata nella facciata dell’edificio.
L’importanza dei singoli elementi costitutivi si rivela utile nel ripartire i costi degli interventi di risanamento e ristrutturazione dei balconi tra i singoli proprietari, come vedremo meglio in seguito.
Le diverse tipologie di balconi
In edilizia al giorno d’oggi esistono oggi diverse tipologie di balconi:
Balconi aggettanti
Sono tutti quei balconi a sbalzo che sporgono dalla facciata dell’edificio e hanno una propria autonomia statica, poiché sono agganciati al solaio interno e non è connesso con gli altri balconi. Nel caso di lavori di risanamento i costi sono interamente a carico del proprietario per quanto riguarda il pavimento, il piano di calpestio e la soletta, mentre saranno suddivisi tra i condomini i costi per il ripristino delle parti a vista esterne, come le piantane, i frontalini e le ringhiere.
Al proprietario spettano quindi i costi d’impermeabilizzazione del balcone, mentre si ripartiscono i costi relativi a interventi che sono considerate parti integranti della facciata.
Balcone incassato
Sono quei balconi che rientrano nel perimetro esterno dell’edificio, ricavati da rientranze delle murature dell’edificio. La soletta è quella del piano, non ci sono, quindi, sporgenze all’esterno dell’edificio.
Questa precisazione è importante nel caso di ripartizione di costi di lavori di risanamento, poiché gli interventi alla soletta sono ripartiti in parti uguali, mentre sono a carico del proprietario del balcone i costi che si riferiscono all’impermeabilizzazione e pavimentazione, nonché delle verniciature dei parapetti.
Al proprietario del piano inferiore, invece, spettano i costi per la tinteggiatura protettiva del cielino e il mantenimento dell’intonaco della parte inferiore della soletta.
Le altre spese di mantenimento come interventi sui frontalini o parapetti fanno parte della facciata, e quindi saranno ripartiti tra tutti i condomini
Balcone a loggia
I balconi a loggia sono un tipo particolare di balcone incassato, che ha comunque una lieve sporgenza rispetto al perimetro dell’edificio.
Come per i balconi incassati, le spese per la sistemazione della soletta sono ripartite in parti uguali tra il proprietario del balcone e il condomino sottostante.
Gli interventi alle ringhiere o parapetti in muratura, invece, dovranno essere ripartiti tra tutti i condomini, perché considerati interventi della facciata condominiale.
Balconi a castello
Sono un particolare tipo di balcone incassato, che con i parapetti contribuisce a disegnare il profilo dell’edificio, ma la rientranza delle pareti dell’appartamento visivamente lo fa apparire come avulso dal perimetro e staccato dall’edificio.
Per la ripartizione dei costi di manutenzione generalmente si fa riferimento a quella adottata per i balconi incassati
Balconi a cielo aperto
Questi balconi si differenziano dagli altri tipi di balconi perché di fatto sono un passaggio fruibile da più condomini per accedere alle singole proprietà o per altri scopi.
In questo caso non sono più a disposizione di un singolo proprietario, ma diventano spazi comuni dell’edificio.
Questa definizione risulta importante nel caso di ripartizione dei costi di ristrutturazione dei balconi, perché ai condomini che ne fruiscono, spettano i costi per il rifacimento della pavimentazione, la sistemazione della parte interna e dei davanzali. Mentre saranno suddivisi tra tutti i condomini i costi che si riferiscono alla sistemazione della parte esterna dei parapetti, cornicioni e frontalini.