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Normativa sull’amianto

L’amianto in Italia

La storia dell’amianto in Italia si può riassumere brevemente in due parti.
Nella prima parte la disponibilità di materia prima ha portato alla diffusione dell’amianto come materiale coibente e refrattario, venendo così impiegato nell’isolamento termico degli edifici, come rivestimento di manufatti sottoposti ad alte temperatura e come armatura di rinforzo per lastre di copertura.
La seconda parte vede l’emanazione della normativa sull’amianto che inizia con la messa al bando del materiale sia in forma naturale che come componente nella realizzazione di manufatti e isolanti. Questo stop all’amianto è dovuto all’inconfutabilità dei risultati di numerose ricerche scientifiche, che, a partire dal 1935, hanno associato l’amianto all’insorgere di carcinomi polmonari.

Lo stop all’amianto

Anche la legislazione si è quindi adeguata e con la Legge 257/92, recependo la direttiva CEE 91/382, sancisce il divieto di estrazione, produzione e commercializzazione dell’amianto.
Al suo interno vi sono, oltre alle misure di sostegno per lavoratori e imprese interessate dal divieto, anche le prime disposizioni per il trattamento e lo smaltimento dei prodotti in cui è contenuto, rimandando a successivi decreti attuativi la definizione delle misure protezione e di bonifica.

Normazione dei metodi di bonifica

Si arriva così all’emanazione del D.M. 6 settembre 1994, in cui si stabiliscono i metodi per la bonifica dell’amianto esistente, riguardante la bonifica, il trasporto e il deposito dei rifiuti contenenti amianto.
Tra i metodi di bonifica vengono definiti e normati:

  • la rimozione
  • l’incapsulamento
  • la sovracopertura

Il decreto contempla inoltre i dispositivi di protezione per la tutela della salute dei lavoratori coinvolti nelle operazioni di bonifica.

Requisiti dei prodotti per l’incapsulamento

I metodi di bonifica delineati nel D.M. 6 settembre 1994 a distanza di cinque anni sono rivisti ed ampliati dal D.M. 20 agosto 1999, nel quale le procedure ed i metodi per gli interventi di bonifica vengono ulteriormente dettagliati.
Inoltre si definiscono i requisiti prestazionali minimi dei prodotti per l’incapsulamento, introducendo anche l’obbligo del Programma di Manutenzione e Controllo per la verifica periodica dell’integrità dell’incapsulamento dei manufatti.
Quindi a livello nazionale la normativa sull’amianto è molto esaustiva riguardo i modi e materiali da impiegarsi per rendere innocuo il pericolo a tutela della salute pubblica.

Leggi Regionali

Le diverse regioni hanno provveduto ad emanare Leggi Regionali in materia arricchendo ulteriormente la normativa sull’amianto e la Regione Lombardia ha provveduto a stilare il Piano Regionale Amianto Lombardia – PRAL, deliberato il 22 dicembre del 2005, in cui vige l’obbligo della bonifica dei manufatti di amianto e le diverse procedure da attuarsi.
Successivamente con la L.R. 14/2012 ha disposto l’obbligo di informare gli Enti Territoriali della presenza di materiali contenenti amianto, introducendo sanzioni amministrative per gli inadempienti.